LEZIONI DI SPADA LASER /2 | ||
Maestro
Dalma Daito Shinken
DEL MUOVERSI COME IL VENTO
Quattro sono i movimenti fondamentali: AYU Esso è come camminare. Portate un piede innanzi all'altro senza ondulare la Spada. OKU E' esso il movimento più importante. Si esegue muovendo per primo il piede più vicino alla direzione che si vuole ottenere, senza che l'altro piede lo superi mai. HIRA Esso è una variante del precedente. Si differenzia da questo in quanto il piede che segue fa un arco spostando il corpo dalla posizione frontale a una quasi laterale. E' fondamerntale quando il Jedi deve affrontare numerosi avversari a lui intorno. TSUN Se il giovane Jedi desidera apprendere un attacco da lunga distanza, questo è il tipo di passo fondamentale. Esso è molto difficile e lo si consegue dopo un gran numero di anni, infatti permette letteralmente di camminare nell'aria, muoversi su di essa come se si fosse sul terreno solido, grazie all'assoluto controllo esercitato sulla Forza.
In questi passi dunque si addestri il discepolo.
MANAR Essa è la distanza che si deve tenere in un combattimento tra due spade laser. E' lo spazio che si può coprire con un solo passo per attaccare frontalmente l'avversario. Tale distanza deve essere mantenuta sempre il più possibile per permettere fluidità di movimento, rapidità d'attacco e di parata e un attento controllo del fluire della Forza. Ovviamente non si può dare una misura esatta come perfetta distanza da tenere perché questa dipende dalla propria tecnica, dalla lunghezza dalla lama di luce e dalla propria altezza. Si narra che il venerabile Yoda non abbia mai seguito tale esigenza. TSUBOZERU Quando le due spade sono egualmente potenti e altrettanto è la Forza dei loro possessori è facile che entrambe giungano in contatto vicino all'impugnatura vera e propria. In tale occasione è utile abbassare le anche e tenere la spada verso il basso. Se si vuole proseguire nell'attacco non resta che tornare ad assumere la distanza Manar.
TECNICHE FONDAMENTALI KENROSHI QEL E' la prima tecnica. Seguendo la linea del centro del corposi porti la spada in alto. Essa non deve oscillare ma seguire un arco preciso. Partendo col piede destro si fa un passo in avanti e si attacca al capo dell'avversario. I piedi non si devono alzare di molto, la gamba sinistra scatta con forza e la destra anticipa il corpo in avanti. Il Padawan non rompa mai la posizione. Egli non pensi di dover usare la sua forza fisica in tutto il corpo, perdendo così direzione e velocità, ma si affidi completamente al potente fluire dell'energia che tutto permea. Sia il suo atteggiamento compostissimo, memore del M° Qui Gon Jinn nel suo ultimo scontro, imperturbabile, immoto eppure mobilissimo, privo di odio e nello stesso tempo determinato e pugnace. Quando il giovane discepolo avrà ben apprese queste disposizioni ed esse saranno divenute per lui una seconda natura, pootrà dire di aver compiuto un grande passo nel dominio della Forza. KOTH QEL Con questa tecnica il Jedi attacca l'arto dell'avversario. Si porta la spada in alto e al termine dell'attacco di Koth, il braccio destro deve avere il gomito disteso. DHO QEL E' il colpo vibrato verso il tronco dell'avversario. Quando la spada è in alto sopra la testa, il Padawan pieghi la mano sinistra verso destra iniziando il movimento per colpire dall'alto verso il basso. Difficile è conservare la giusta postura, quindi l'attacco è sempre frontale. Per ottenere un arco corretto con la spada si segue il movimento con il bacino abbassandolo. TSU QEL Colpo diretto alla gola. Utile per decapitare l'avversario. Il Jedi deve attaccare senza forzare le spalle, non soltanto con le braccia, ma con tutto il suo essere, mente e corpo nell'unione del flusso costante della Forza. Se eseguito con entrambe le mani si chiama Horo Tsu Qel, se con una sola mano Han Tsu Qel. Si esorta il giovane discepolo a impadronirsi di queste tecniche fondamentali, prima di affrontare le prossime, con costanza, diligenza e perpetua fiducia nella Forza che tutto permea. /continua |